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Nel 1948 usciva nelle sale cinematografiche “Ladri di biciclette”, un film che ha fatto la storia del neorealismo italiano. Considerato il capolavoro assoluto di De Sica e tratto dal libro omonimo di Luigi Bartolini, il film racconta delle difficoltà di un povero operaio che tenta disperatamente di rientrare in possesso della sua bici, rubatagli da due balordi.

Sono passati più di 60 anni, ma il mercato delle bici rubate continua a mietere vittime: non si ha una cifra precisa di quante ne vengano rubate ogni giorno in tutta Italia e questo è facilmente spiegabile perchè in pochi pensano sia utile denunciare il furto per ritrovare la propria bici; in realtà si stima che ogni hanno in tutta Italia vengano rubate migliaia di biciclette e, per arrestare il fenomeno sempre più dilagante, diverse città stanno portando avanti iniziative e progetti per aiutare i cittadini a ritrovare i beni sottratti.

Un’idea davvero interessante arriva da Bari, dove l’Associazione Culturale CicloSpazio, ha creato Bi.Ru.Ba., uno spazio all’interno del suo sito in cui caricare gli annunci di bici rubate: questa sorta di anagrafe della Bici on-line permette di caricare sul sito dell’associazione tutte gli annunci di furto; basta compilare il form e i dati della bici saranno inseriti in una mappa che, oltre a favorire il recupero dell bici perse, sarà anche uno strumento valido per tracciare il quadro completo della preoccupante situazione furti di bici a Bari.

“Chiunque può inviare una segnalazione di furto – si legge sul sito del CicloSpazio – La mappa delle bici rubate a Bari e provincia non ha scopi commerciali ma vuole essere uno spazio dedicato alle bici rubate, nella speranza che possano essere restituite ai loro proprietari e che la loro rivendita diventi più complicata.”
Ma non è finita qui! Il CicloSpazio, oltre a offrire il servizio di “ciclofficina sociale” nella quale è possibile autoripararsi la bicicletta, effettua il servizio di marcatura bici con una targa indelebile micropunzonata sul telaio.

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Insomma cari ladri di biciclette, sappiate che da oggi, almeno a Bari, avete le ore contate!