Il livello dell’acqua sceso di sei metri in meno di un anno, le bussole dei sommozzatori impazzite, un oggetto non identificato sepolto nel fondale e, infine, armi e munizioni dell’ultima guerra che riaffiorano dopo quasi settant’anni. Strane cose stanno accadendo a Scanno e nei dintorni dell’omonimo lago abruzzese, formatosi a causa di una frana migliaia di anni fa. [banner] Questi strani fenomeni non accadono con grande frequenza, ma hanno messo in allarme gli abitanti e gli amministratori del posto, preoccupati in particolare dell’abbassamento del livello del bacino che metterebbe a rischio la sopravvivenza di flora e fauna locali. Questa estate è stato lanciato l’allarme da un gruppo di ambientalisti, poi raccolto dalla Regione Abruzzo e inviato in forma di appello accorato al Governo.

Ma le preoccupazioni non finiscono qui. C’è ancora da risolvere il mistero delle bussole dei sub che, quando si immergono nella zona nord del comune di Villalago, registrano uno strano fenomeno: le lancette degli strumenti, una volta sott’acqua, si dimenticano di segnare il nord e piegano in altre direzioni. «È accaduto di recente durante le giornate ecologiche che organizziamo con la nostra associazione – racconta Enzo Gentile, ambientalista, pescatore e studioso del lago da una vita – il fenomeno si è ripetuto diverse volte e a varie profondità. Per eliminare il dubbio che potesse trattarsi di un fenomeno anomalo, dato che i fondali sono profondi anche trenta metri e non si riesce a vedere granché sott’acqua a causa del buio, abbiamo chiesto aiuto agli esperti».

Così venerdì scorso sono arrivati a Scanno i tecnici dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma, Fabio Florindo e Marco Marchetti, i quali hanno già iniziato l’opera di monitoraggio dei fondali alla ricerca di eventuali segnali magnetici. «Abbiamo utilizzato dei magnetometri e con il sistema Gps abbiamo elaborato una mappa – fa intanto sapere Florindo, – e possiamo già dire dai risultati preliminari che ad un certo punto il segnale magnetico cambia, anche se di poco, e che potrebbe trattarsi di materiali ferrosi sepolti nel fondale. In un solo punto della porzione di lago da noi esplorata c’è un’anomalia negativa molto concentrata, molto localizzata. Abbiamo le coordinate di questo oggetto, stimiamo che misuri circa sei metri per due, sia di forma ovale, sia orientato verso nord-est ma non sappiamo di cosa si tratti. Ulteriori analisi definiranno meglio questa anomalia».

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Ora in paese tutti si chiedono cosa possa esserci in quel punto. C’è chi pensa a un ordigno della seconda guerra mondiale mentre altri fanno notare che il lago, in passato, è stato utilizzato come discarica. Di recente, con l’abbassamento del livello dell’acqua, sta restituendo parecchie cose. «Abbiamo trovato munizioni, pistole, mitra e altre armi gettate qui da chi voleva disfarsene durante la guerra», conferma il sindaco Gatta. «Abbiamo rinvenuto anche reperti risalenti all’anno Mille, che gettano nuova luce sulla storia locale di quel periodo», aggiunge Gentile.

Un lago che nasconde più di un mistero, quindi. Quali altri segreti e sorprese ci regalerà?