L’ultima pubblicità della Coca-Cola che ha come testimonial lo chef Simone Rugiati è stata censurata.

In seguito alla segnalazione del sito Il fatto alimentare, l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria ha deciso che lo spot non andrà più in onda in quanto propone “modelli di consumo e stili di vita non improntati alla massima correttezza, in termini di educazione alimentare”.

In particolare uno solo degli spot della saga è stato contestato, quello che proponeva un pranzo in famiglia.
Era l’ennesimo messaggio che consiglia una bevanda zuccherata a tavola, cercando di veicolare una pessima abitudine americana che Coca-Cola cerca di trapiantare in Italia.

Non è la prima volta che l’azienda ci prova: nel 2011 la pubblicità “La formula della felicità” invitava le mamme a far pasteggiare i bambini con la bibita a base di caramello. Allora il Giurì censurò il messaggio e la Coca-Cola si impegnò prontamente a non ripetere l’errore. Nei mesi successivi la società venne censurata una seconda volta per una pubblicità mascherata apparsa sulla rivista Donna Moderna (un finto articolo con le foto di Lorella Cuccarini in cucina alle prese con piatti imbanditi e bottiglie di Coca-Cola).

Per Coca-Cola si tratta della terza censura in pochi mesi e questo dimostra quanto poco la multinazionale prenda in considerazione le raccomandazioni e gli inviti ad una maggiore attenzione avanzati con insistenza dall’Istituto di autodisciplina. Quale sarà la prossima mossa della società?

Fonte IlFattoAlimentare.it

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