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“Qualcuno parla di “bananageddon“: la fine delle banane”. Inizia così un’inchiesta pubblicata pochi giorni fa sul sito di Fairtrade Italia che tratta una notizia ancora poco diffusa, ma che merita tanta, tantissima attenzione.[banner]Come racconta il sito, intere piantagioni dell’Asia sono state messe in ginocchio dal fungo Tropical Race 4 (TR4) che attacca il sistema linfatico della pianta causandone la morte.
Se un anno fa sembrava che l’epidemia si stesse diffondendo lentamente e che potesse essere contenuta, oggi è diventato chiaro che non ci sono le conoscenze per fermarla. Almeno questa è la conclusione di un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica PLOS Pathogens, che ha confermato un timore diffuso tra i ricercatori.

Il fungo, che sta provocando gravi danni in Asia, Africa, Medio Oriente e Australia, arriverà anche in Sudamerica – dicono i ricercatori – dove si concentra la maggior parte delle coltivazioni di banane del mondo.
Si tratta di una malattia pericolosissima soprattutto per via dei metodi di produzione che da oltre un secolo vengono adottati e che rendono il frutto particolarmente debole ed esposto all’attacco di parassiti: come già raccontato in un precedente articolo, le banane destinate al mercato della grande distribuzione hanno tutte lo stesso patrimonio genetico e appartengono alla tipologia Cavendish; non solo per il fungo sarà facile e rapido intrufolarsi nelle coltivazioni ed espandersi a macchia d’olio, ma una volta iniziata l’epidemia, per gli agricoltori sarà quasi impossibile trovare tra milioni di piante identiche una che abbia sviluppato una resistenza al parassita!

Franco De Panfilis di OrganicSur, uno degli storici licenziatari Fairtrade per le banane bio, ha definito questa epidemia “l’ebola delle banane“. Proprio come l’ebola, anche il fungo TR4 è difficile da curare: una volta eradicate le piante malate, le spore rimangono nell’acqua e nel terreno rendendo altamente probabile il ritorno della malattia.

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Purtroppo attualmente con c’è nulla in grado di resistere al fungo: quando il parassita arriverà in Sud America, in qualche decennio la più popolare delle banane sparirà dal mercato. Ironia della sorte: se la Cavendish è diventata la banana più venduta al mondo è soltanto perché risultava essere resistente alla malattia di Panama – da cui deriva il TR4; oggi che anche la Cavendish è destinata a sparire è sempre più palese che il problema non derivi dalla tipologia di banana, ma dal metodo di coltivazione.

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