Si chiama Land Art ed è una forma d’arte contemporanea nata negli Stati Uniti d’America intorno alla fine degli anni ’60, caratterizzata dall’intervento diretto dell’artista sul territorio naturale, specie negli spazi incontaminati come deserti, laghi salati, praterie. Ne abbiamo già parlato attraverso le splendide opere di Sylvain Meye realizzate nei boschi svizzeri e quelle particolarissime di Grab Michael, che si distinguono perchè costruite su giochi di equilibrio.[banner]Oggi vi facciamo conoscere Andy Goldsworthy, uno scultore inglese che crea istallazioni temporanee usando rami, pietre e altri elementi naturali disposti con paziente maestria.

“La maggior parte dei miei lavori è come pelare un sacco di patate” ha raccontato Andy in un’intervista per il Guardian. “Per portarli a termine devi solo prendere il giusto ritmo”.
E’ così che nascono queste affascinanti composizioni dall’aspetto intricato ma allo stesso tempo delicato ed effimero.
“Quando realizzo un’opera” – spiega ancora Andy – “so che potrà svanire da un momento all’altro, ma anche questo fa parte dell’opera!”. Come dire: gli elementi della natura si armonizzano andando a comporre un’opera che le circostanze naturali con il tempo trasformeranno e distruggeranno.

La Natura quindi compone e scompone: è dalla Natura che nasce l’opera ed è la stessa Natura che la modella fino a cancellarla per sempre.

 

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