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Selene Biffi, nata a Monza nel 1982, è una degli Young Laureates della Rolex. Vale a dire uno dei cinque vincitori della categoria giovani, chiamiamola così, del Rolex Awards for Enterprise, il prestigioso riconoscimento biennale organizzato dal colosso svizzero degli orologi fin dal 1976 per scovare in giro per il mondo progetti che sposino spirito d’impresa, coscienza sociale e innovazione. Un premio per i giovani fra i 18 e i 30 anni istituito nel 2009 e per il quale è stata subito fatta un’eccezione cronologica, vista la mole delle candidature: 3.512 progetti da 154 Paesi. Un titolo pesante sia per questioni concrete ( 50mila franchi svizzeri per ciascuno del quintetto, circa 40mila euro, e un cronografo Rolex) che sotto il profilo d’ immagine, grazie alla clamorosa visibilità mondiale che riceveranno i progetti selezionati dalla giuria.

Biffi ha vinto grazie alla singolare organizzazione no-profit che ha fondato nel 2009, Plain Ink, per alfabetizzare le popolazioni di Afghanistan prima e India adesso (e non è un caso che proprio in India si svolgerà l’evento principale di premiazione della Rolex) attraverso i fumetti. Tanti i temi al centro dell’idea, a cavallo fra educazione, editoria e cooperazione: dalla sicurezza alimentare alla salute pubblica passando per i disastri naturali, l’ambiente, l’uguaglianza di genere. Tutti argomenti delicati raccontati tramite le avventure sequenziali e intuitive dei fumetti di Plain Ink, pieni oltre tutto d’ indicazioni concrete (oltre che realizzati e stampati in loco) in grado di essere comprese, grazie a un layout particolare, anche e soprattutto da chi non sa leggere. Insomma: dall’Italia un’idea semplice per illuminare i luoghi più disperati del mondo

Selene Biffi è giovane ma del settore cooperativo sembra intendersene: prima di Plain Ink è infatti fondatrice e presidente di Youth Action for Change, un’altra associazione no-profit nata nel 2005 e interamente gestita da giovani che offre formazione gratuita tramite le nuove tecnologie. Lanciata con appena 150 euro, Yac sfodera oggi programmi in 130 Paesi del mondo. Insieme a lei portano a casa il titolo di Young Laureates la scozzese Karina Atkinson (27 anni), che ha sviluppato una ricerca scientifica in Paraguay per educare le popolazioni locali alla conservazione ambientale, l’indiano Sumit Dagar (29 anni), che ha ideato uno smartphone per i tanti ciechi del suo Paese basato sull’alfabeto Braille, Arun Krishnamurthy, altro 25enne indiano che ha avviato un progetto di volontariato per recuperare aree inquinate di Chennai e Maritza Morales Casanova, 28enne messicana che sta costruendo un parco nello Yucatàn dove i bambini possano apprendere i principi della sostenibilità ambientale. “Questi giovani pionieri hanno un’incredibile coscienza sociale, l’impegno alla solidarietà reciproca e la determinazione a trasformare le idee in realtà – ha detto Rebecca Irvin, a capo del settore filantropia alla Rolex – crediamo che i Rolex Awards possano aiutare questi giovani e ispirati leader a esprimere tutto il loro potenziale e portare avanti i loro progetti”.

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Fonte: Wired.it