La dimensione urbana e domestica dell’orto è una visione entrata di diritto a far parte dello scenario quotidiano, ma la MANGA farming proposta dall’artista giapponese Koshi Kawachi riesce comunque ad attribuire nuova valenza ad una pratica ampiamente consolidata.


L’idea è tanto semplice quanto spiazzante: utilizzare vecchi fumetti manga come base e supporto per un’inedita tecnica di coltivazione idroponica indoor. Del resto, chi non ha sperimentato, almeno una volta da bambino, la coltivazione “senza terra” adagiando piccoli semi su batuffoli di cotone? Qui i semi vengono appoggiati sulla parte superiore di vecchi fumetti, che, posizionati verticalmente su un piatto, fungono da vaso/supporto.

Il processo poi è il medesimo: assicurare alla piantina in crescita luce e acqua a sufficienza, posizionandola vicino a una fonte luminosa (anche artificiale, come nell’installazione proposta dallo stesso artista presso il centro commerciale Matsuzakaya della città di Nagoya) e innaffiandola regolarmente. Le radici si svilupperanno trovando nella carta delle pagine un humus perfetto per la propria crescita.
Il progetto, oltre ad essere indubbiamente suggestivo, suggerisce nuove possibilità e ambiti di intervento sia per il riciclaggio dei libri usati che per la coltivazione indoor. Diverse sono le ricerche in atto che stanno verificando la possibilità di ottenere, attraverso il riciclaggio e la decomposizione di sostanze a base organica come carta e legno, nuove composti fertilizzanti, anche se, naturalmente,  il passaggio dalla teoria alla pratica non è sempre facile.
Sostanze nocive presenti nei residui della carta (si pensi ad esempio all’inchiostro) possono infatti rappresentare un problema all’implementazione del processo. Una soluzione? Ripensare l’impiego delle materie prime di base, utilizzando ad esempio inchiostri bio compatibili provenienti dalla lavorazione della soia o di altre sostanze organiche, aumentando così le possibilità di riciclaggio della carta stampata.
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